mercoledì 20 giugno 2012

Curiosità: La Matematica e il cinema





Questa settimana volevo condividere con voi questo articolo molto interessante trovato sul sito www.lescienze.it, che ci spiega come si determina, tramite modelli matematici, il successo di un film in uscita al cinema.

Applicando leggi fisico-matematiche alle interazioni umane, infatti, un gruppo di ricercatori giapponesi è riuscito a sviluppare un modello in grado di prevedere correttamente il successo commerciale di un film sulla base di due soli elementi: il budget in pubblicità e il numero di post che lo riguardano pubblicati sui social network.

Nel mondo anglosassone usano il termine blockbuster; per noi italiani è il "successo al botteghino”: il gradimento di un film in uscita nelle sale cinematografiche si misura con i biglietti venduti. Ma si può anche prevedere, come hanno fatto alcuni ricercatori giapponesi che firmano un articolo apparso sul “New Journal of Physics".

Il risultato è stato raggiunto grazie a un particolare modello matematico ideato per prevedere in che modo il passaparola si diffonda sui social network e in particolare in che modo le persone parlino e discutano di film. Nessuno si aspettava tuttavia, che questo stesso modello fosse in grado di prevedere l'incasso delle pellicole.

I ricercatori dell'Università di Tottori, autori dello studio, hanno preso in esame una lista di 25 film di grande richiamo apparsi nelle sale giapponesi: Il Codice Da Vinci, Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo,Spider-Man 3, Transformers e Avatar, solo per citarne alcuni. Di questi, sono stati valutati i costi giornalieri della pubblicità e il numero di post che li riguardavano apparsi sui social network.

L'idea di partenza è che le interazioni che avvengono nella società umana possano essere considerate alla stregua di "sistemi multicorpi" a cui è possibile applicare le leggi fisico-matematiche finora elaborate in questo campo di studi. I social network quali i blog, Twitter, Facebook, Google+ e altri riproducono sostanzialmente le dinamiche della comunicazione "reale" tra esseri umani, sia quando si tratta di un contatto diretto (una persona parla a un amico di un certo argomento) sia quando si tratta di un contatto indiretto (una persona assiste a una conversazione di altre persone).

Spettatori di un film in 3D: il successo dei film più commerciali può essere previsto sulla base del budget pubblicitario e del numero di post che appaiono su internet.

Ciò che rende i social network interessanti per la modellizzazione di fenomeni come il successo di pubblico di un film è la loro estrema diffusione, che permette di condurre calcoli statistici su campioni rappresentativi della popolazione, e il fatto che le comunicazioni lasciano una "traccia digitale" che può essere facilmente usata come dato iniziale.





Utilizzando come unici input per il loro modello il budget pubblicitario e il numero di citazioni su Internet di ciascun film, i ricercatori hanno stimato la probabilità che una persona si rechi al cinema per vedere un film in un periodo compreso tra 60 giorni prima della sua uscita nelle sale fino a 100 giorni dopo.

Sorprendentemente, il risultato fornito dal modello è stato in accordo con i dati riguardanti i biglietti effettivamente venduti, al punto che già si pensa di applicarlo ad altri prodotti commerciali come la musica online, gli snack, le bibite o gli eventi pubblici.
Insomma, a me ha incuriosito molto leggere questo articolo...penso che sia straordinario avere il controllo del maggior numero di cose possibili, perché il fatto che si capisca anticipatamente se un film farà o meno successo significa che anche l'offerta migliorerà. Poi, ovviamente, come per ogni conquista, c'è anche il risvolto della medaglia, ovvero c'è la paura che l'offerta sarà più omogenea e certe tipologie di film, magari di nicchia scompariranno.

Dopo questa apparente "divagazione" dal mondo della matematica, vi do appuntamento alla settimana prossima, dove racconteremo altre curiosità matematiche.

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